Stipendi docenti, in arrivo aumenti di 160 euro al mese, le novità – Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato un insieme di misure innovative volte a migliorare il sistema educativo italiano. Tra queste, spiccano un aumento di 160 euro mensili nel salario dei docenti, reso possibile dall’ultima legge di Bilancio. Questo incremento segue un precedente rialzo di 124 euro mensili, confermando l’impegno del governo nell’investire sul personale educativo.
Per affrontare la problematica delle classi sovraffollate, Valditara ha sottolineato il ruolo chiave degli enti locali nella manutenzione scolastica, pur evidenziando un imponente stanziamento di oltre cinque miliardi di euro destinati al sistema scolastico nazionale. Una cifra senza precedenti, di cui tre miliardi e 900 milioni derivano dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e il resto reperito dal bilancio ministeriale.
Un focus particolare è stato posto sulla ristrutturazione delle infrastrutture scolastiche, con quasi il 20% delle scuole italiane interessate da lavori di ammodernamento. Significativa è la quota di risorse destinate alla Puglia, evidenziando l’importanza di un impegno congiunto con gli enti locali per la realizzazione dei progetti.
Inoltre, il Ministro ha annunciato un piano di semplificazione per gli appalti nell’edilizia scolastica, fondamentale per raggiungere gli obiettivi del PNRR. Sul fronte dell’inclusione, Valditara ha proposto un approccio innovativo per prevenire la formazione di “classi ghetto”, con una particolare attenzione al limite del numero di studenti non italiani per classe e al potenziamento dell’insegnamento dell’italiano e della matematica, al fine di supportare gli studenti stranieri con basse prestazioni accademiche.
Queste misure rappresentano un passo avanti significativo verso un sistema educativo più equo e inclusivo.
Il Ministro dell’Istruzione ha parlato non solo degli aumenti di stipendio previsti per i docenti ma anche di altri temi che al momento sono una priorità per la scuola italia.
In risposta alle critiche sul fenomeno delle “classi pollaio”, il Ministro ha sottolineato l’importanza del contributo degli enti locali nella gestione delle scuole, ricordando che il governo ha già stanziato oltre cinque miliardi di euro per l’intero sistema scolastico italiano, una cifra senza precedenti. Di questi, tre miliardi e 900 milioni provengono dai fondi del Pnrr, mentre il resto è stato reperito dal bilancio del ministero. Questo finanziamento ha permesso di avviare la ristrutturazione di quasi il 20% delle scuole italiane, con una quota significativa di risorse destinate alla Puglia. Il Ministro ha poi invitato gli enti locali a svolgere il loro ruolo attivamente.
Parlando dell’edilizia scolastica, il Ministro Valditara ha evidenziato l’introduzione di un piano di semplificazione per gli appalti che ha facilitato il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr. Ha inoltre ricordato l’aumento degli stipendi del personale scolastico, avvenuto a novembre 2022 dopo anni di stallo contrattuale. Riguardo alla situazione politica a Bari e in Puglia, ha osservato una certa confusione nella gestione.
Sul tema dell’integrazione degli studenti stranieri, il Ministro ha fatto riferimento a riforme passate di governi di sinistra, sottolineando l’intento del suo governo di evitare la creazione di “classi ghetto” attraverso l’applicazione di un limite al numero di alunni non italiani per classe. Questa misura si accompagna all’impegno per il potenziamento dell’italiano e della matematica per gli studenti stranieri che mostrano difficoltà nei rendimenti scolastici.
Infine, il Ministro ha parlato di Agenda Sud, un’iniziativa che prevede significativi investimenti per la Puglia, con oltre un miliardo e 126 milioni di euro stanziati, di cui oltre 40 milioni provenienti specificamente da Agenda Sud, oltre ai fondi del decreto Caivano. Questo progetto mira a migliorare l’offerta educativa nella regione, con il finanziamento di 43 scuole elementari aggiuntive, rappresentando il maggiore investimento strategico mai realizzato in Puglia nel settore dell’istruzione.