Concorso scuola 2024, al via le Prove, ecco le domande uscite – Dal 11 al 19 marzo 2024 si svolgeranno le sessioni del concorso dedicato al reclutamento definitivo di 44.654 insegnanti, sia per le cattedre ordinarie che per quelle di sostegno, rivolto alla scuola dell’infanzia, primaria, e alle scuole secondarie di I e II grado. I feedback dei partecipanti alla prima giornata di prove, il 11 marzo, offrono un panorama dettagliato delle tipologie di domande poste, fornendo indicazioni preziose per i candidati che sono in attesa di sostenere l’esame.
Nel seguito, riassumiamo le esperienze e le percezioni di coloro che hanno già affrontato il test, affiancando un’analisi su cosa comporti l’assenza alla convocazione per la prova scritta, insieme a una sintesi delle informazioni divulgate dal Ministero dell’Istruzione riguardo al numero di partecipanti, alle domande ricevute e ai posti a concorso.
Emerge che, per quanto riguarda la prova per la scuola primaria, molti candidati l’hanno trovata accessibile, con numerosi quesiti incentrati sulla psicologia e su concetti fondamentali.
Di seguito, un elenco degli argomenti chiave emersi durante la prova:
- Le linee guida nazionali per l’istruzione.
- Le teorie di Piaget sui stadi dello sviluppo.
- Il paradigma della complessità, secondo Edgar Morin.
- La teoria delle “sette unità d’informazione” di George Miller.
- I contributi di John Dewey all’educazione.
- L’importanza della continuità didattica, sia orizzontale che verticale.
- Le “tre A” per l’educazione digitale, secondo Serge Tisseron.
- Il concetto di egocentrismo in età evolutiva.
- La definizione e l’ambito della pedagogia.
- L’approccio della pedagogia interculturale.
- Tecniche di brainstorming digitale.
- Principi della cittadinanza digitale.
- Fondamenti del coding nell’educazione.
- L’acronimo DAD, relativo alla didattica a distanza.
- La Didactica Magna di Comenio.
- Il significato dei termini “paideia” e “pais”.
- L’utilizzo del role playing come strumento didattico.
- Il significato di inclusione nel contesto educativo.
- L’approccio della token economy nell’educazione.
- La riflessione e l’empatia come aspetti cruciali dell’azione docente.
- Le teorie di Vygotsky sulla memoria di lavoro.
- L’importanza di porre l’individuo al centro del processo educativo.
- Strumenti per la didattica digitale, come Powtoon e Lego Prime Spike.
- Modalità e obiettivi dell’istruzione a distanza.
- Domande sulle competenze civiche secondo i criteri dell’Unione Europea.
- L’importanza delle interazioni sociali nello sviluppo linguistico, secondo Bruner.
- Il ruolo dell’identità individuale nelle teorie di Erikson.
- Il programma “Philosophy for Children”, ideato da Lipman.
- Elementi che favoriscono la creatività infantile.
- Basi della pre-alfabetizzazione.
- Il concetto di pedagogia dialogica, riferito a Socrate.
- Una semplice interpretazione di un pensiero di Morin.
- Il progetto educativo “Reggio Children” e i suoi principi.
Un aspetto particolarmente stimolante è stata la domanda riguardante il programma TV “Non è mai troppo tardi”, un’iniziativa pionieristica per l’alfabetizzazione degli adulti, sviluppata da Oreste Gasperini, Alberto Manzi e Carlo Piantoni, e prodotta in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione e trasmessa dalla Rai tra il 1960 e il 1968.
Per la sezione di lingua inglese, le domande proposte erano di base, focalizzate principalmente sulla grammatica e sul completamento corretto delle frasi, senza particolare attenzione alla comprensione del testo.
Questo elenco di argomenti è suscettibile di aggiornamenti, riflettendo la natura dinamica del concorso e le sue diverse fasi di svolgimento.
I risultati delle prove scritte vengono resi noti agli aspiranti immediatamente al termine dell’esame, grazie all’impiego di un sistema informatico avanzato. Questo permette ai candidati di conoscere in tempo reale il proprio esito, evidenziando il punteggio conseguito e distinguendo le risposte corrette da quelle errate. Tale procedura è facilitata dall’azione di un commissario che, mediante l’inserimento di un codice specifico nel sistema, consente la visualizzazione dei risultati ottenuti da ciascun partecipante.
Per i candidati che non si presentano alla prova scritta, non esiste la possibilità di un recupero. Coloro che, per qualsiasi motivo, decidono di non partecipare o sono impossibilitati a farlo, sono automaticamente esclusi dal processo concorsuale, conformemente a quanto stabilito dai bandi di concorso. Questa regola conosce un’eccezione: le candidate in stato di gravidanza o in periodo di allattamento, per le quali è prevista la possibilità di sostenere una prova suppletiva, a patto che venga data comunicazione formale dell’impossibilità di partecipare nei termini previsti, accompagnata dalla necessaria documentazione medica.
Le date e l’organizzazione delle prove scritte variano a seconda del grado di insegnamento per cui si concorre. Per la scuola dell’infanzia e primaria, le sessioni di esame sono previste per il 11 e 12 marzo 2024, distribuite in sessioni mattutine e pomeridiane il primo giorno, e una sessione mattutina il secondo.
Per i docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, le prove si articolano in dieci sessioni, distribuite tra il 13 e il 19 marzo 2024, anch’esse organizzate in sessioni mattutine e pomeridiane.
Le operazioni preliminari per l’accoglienza e il riconoscimento dei candidati iniziano un’ora prima dell’inizio delle prove, alle ore 8.00 per le sessioni del mattino e alle 13.30 per quelle del pomeriggio, garantendo un avvio puntuale degli esami alle ore 9.00 e alle 14.30, rispettivamente.
Questo sistema di accoglienza è studiato per assicurare un’organizzazione fluida e senza intoppi, facilitando l’accesso dei partecipanti alle prove e contribuendo al corretto svolgimento del concorso.
La prova scritta del concorso docenti si articola attraverso un’esecuzione completamente informatizzata, che si tiene nella regione selezionata dal candidato al momento della domanda di partecipazione.
Ogni partecipante dispone di 100 minuti per rispondere a un totale di 50 quesiti a scelta multipla, che non vertono su materie disciplinari specifiche ma coprono un’ampia gamma di argomenti, così distribuiti:
- 10 quesiti su argomenti pedagogici;
- 15 quesiti su tematiche psicopedagogiche, inclusi aspetti dell’inclusione scolastica;
- 15 quesiti di carattere metodologico e didattico, con focus anche sulla valutazione;
- 5 quesiti sulla conoscenza della lingua inglese;
- 5 quesiti relativi all’impiego didattico delle tecnologie digitali.
Per ogni risposta esatta viene attribuito un punteggio di 2 punti, mentre le risposte errate o non date non comportano l’assegnazione di punti. I candidati che totalizzano un punteggio minimo di 70/100 superano la prova scritta e sono ammessi alla fase successiva del concorso, consistente in un’esame orale. Quest’ultimo ha lo scopo di valutare approfonditamente la preparazione disciplinare dei candidati e la loro competenza didattica, tramite lo svolgimento di una lezione simulata.
Riguardo alle candidature per i concorsi docenti, l’aggiornamento fornito dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) evidenzia dati significativi sul numero di partecipanti, sulle domande presentate e sui posti disponibili.
Per il concorso rivolto alla scuola dell’infanzia e primaria, si contano 69.117 candidati per un totale di 15.340 posti a concorso. Questi candidati hanno avuto l’opportunità di iscriversi a un massimo di quattro procedure concorsuali su base regionale, generando un totale di 115.830 domande, così ripartite:
- 98.986 domande per i posti comuni, a fronte di 4.955 posti disponibili;
- 16.844 domande per i posti di sostegno, con 10.385 posti a bando.
Per quanto riguarda il concorso per la scuola secondaria di I e II grado, i dati registrano 303.687 candidati e 29.314 posti a concorso. Anche in questo caso, i partecipanti hanno potuto presentare fino a quattro domande, basate sui titoli posseduti e sulle diverse categorie di insegnamento, raggiungendo un totale di 437.351 domande. La distribuzione di queste ultime è la seguente:
- 397.631 domande per i posti comuni, disponibili in numero di 24.107;
- 39.720 domande per i posti di sostegno, per i quali sono stati messi a bando 5.207 posti.
Questi dati riflettono l’ampio interesse e la forte partecipazione al concorso, nonché la competitività del processo di selezione.