In questi giorni il Miur (Ministero dell’Istruzione) ha pubblicato il bando di Concorso dedicato al Personale ATA 2020 per l’Assunzione di 11.000 Addetti alle Pulizie, un bando non aperto a tutti ma solo ad una determinata categoria di candidati che di seguito andiamo a vedere nel dettaglio chi sono.
Negli anni passati il Miur aveva affidato la pulizia delle scuole italiane a ditte esterne private, da Novembre 2019 il Miur ha revocato l’appalto a queste ditte private e pubblicato questo bando per assumere tutti i lavoratori di queste ditte come Personale ATA interno alle scuole, quindi questi lavoratori passeranno da privati e dipendenti statali, in pratica una sorta di condono, i vincitori quindi non saranno inclusi nelle Graduatorie dedicate al Personale ATA ma saranno proclamati direttamente vincitori del bando.
Per questi motivi non potranno accedere tutti a questo bando ma sono coloro che hanno lavorato per queste ditte esterne private ma con determinati requisiti, vediamo di seguito quali sono:
- diploma di scuola secondaria di primo grado;
- aver svolto, per almeno 10 anni, anche non continuativi, comprensivi del 2018 e del 2019, servizi di pulizia e ausiliari presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, in qualità di dipendente a tempo indeterminato di imprese titolari di contratti per lo svolgimento di tali servizi;
- cittadinanza italiana o di altro Stato membro dell’Unione europea ovvero dichiarazione attestante le condizioni di cui all’articolo 7 della legge 6 agosto 2013, n.97;
- godimento dei diritti civili e politici;
- idoneità fisica;
- posizione regolare nei confronti del servizio di leva per i cittadini soggetti a tale obbligo;
- assenza di sanzioni interdittive all’esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori;
- non essere stati interdetti da ogni ufficio o servizio in istituzioni o strutture pubbliche o private frequentate abitualmente da minori;
- non essere destinatari della misura di sicurezza del divieto di svolgere lavori che prevedano un contatto abituale con minori;
- non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo;
- non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento o dichiarati decaduti per aver conseguito la nomina o l’assunzione mediante la produzione di documenti falsi o viziati da nullità insanabile, ovvero licenziati, oppure condannati per i reati di cui all’articolo 73, del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309 o per ei delitti indicati dagli articoli 600-septies.2 e 609-novies del codice pensale;
- non essere stati interdetti da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché da ogni ufficio o servizio in istituzioni o strutture pubbliche o private frequentate abitualmente da minori.
In merito all’anzianità di servizio richiesta si precisa quanto segue:
- il conto degli anni di servizio è effettuato sull’anno solare;
- in caso di mancata maturazione dell’anno, è valido il cumulo dei mesi e delle frazioni di mese superiori a 15 giorni riferiti ad anni solari diversi;
- ai fini del calcolo degli anni di anzianità di servizio richiesti dal bando MIUR, i periodi di sospensione obbligatoria del servizio in corso d’anno sono da considerare quale servizio effettivo;
- sono ritenuti validi gli anni di servizio prestati a partire dall’anno 2000 in poi nelle istituzioni scolastiche statali a seguito di contratti di appalto, concernenti i servizi di pulizia e altri servizi ausiliari, stipulati anche per lo svolgimento di funzioni corrispondenti a quelle dei Collaboratori Scolastici.
Le 11.000 Assunzioni saranno tutte con contratto di Lavoro a tempo indeterminato e come già specificato i vincitori del Bando diventeranno a tutti gli effetti dipendenti pubblici, per presentare la domanda c’è tempo fino al 31 dicembre 2019, mentre le assunzioni saranno effettive dall’inizio del prossimo anno scolastico 2020-2021
Il bando per le assunzioni ATA prevede la copertura dei seguenti posti di lavoro, suddivisi per regioni e province di inserimento:
Abruzzo – n. 386 posti, di cui
- n. 50 nella provincia di Chieti;
- n. 68 nella provincia dell’Aquila;
- n. 90 nella provincia di Pescara;
- n. 178 nella provincia di Teramo.
Basilicata – n. 162 posti, di cui
- n. 70 nella provincia di Matera;
- n. 92 nella provincia di Potenza.
Calabria – n. 612 posti, di cui
- n. 68 nella provincia di Catanzaro;
- n. 283 nella provincia di Cosenza;
- n. 61 nella provincia di Crotone;
- n. 181 nella provincia di Reggio Calabria;
- n. 19 nella provincia di Vibo Valentia.
Campania – n. 2.536 posti, di cui
- n. 142 nella provincia di Avellino;
- n. 117 nella provincia di Benevento;
- n. 384 nella provincia di Caserta;
- n. 1.392 nella provincia di Napoli;
- n. 501 nella provincia di Salerno.
Emilia Romagna – n. 550 posti, di cui
- n. 136 nella provincia di Bologna;
- n. 19 nella provincia di Ferrara;
- n. 69 nella provincia di Forlì Cesena;
- n. 64 nella provincia di Modena;
- n. 55 nella provincia di Parma;
- n. 2 nella provincia di Piacenza;
- n. 147 nella provincia di Ravenna;
- n. 35 nella provincia di Reggio Emilia;
- n. 23 nella provincia di Rimini.
Friuli Venezia Giulia – n. 40 posti, di cui
- n. 35 nella provincia di Trieste;
- n. 5 nella provincia di Udine.
Lazio – n. 1.728 posti, di cui
- n. 262 nella provincia di Frosinone;
- n. 189 nella provincia di Latina;
- n. 97 nella provincia di Rieti;
- n. 1.180 nella provincia di Roma.
Liguria – n. 128 posti, di cui
- n. 53 nella provincia di Genova;
- n. 43 nella provincia di Imperia;
- n. 23 nella provincia di La Spezia;
- n. 9 nella provincia di Savona.
Lombardia – n. 392 posti, di cui
- n. 5 nella provincia di Bergamo;
- n. 162 nella provincia di Brescia;
- n. 11 nella provincia di Cremona;
- n. 13 nella provincia di Lecco;
- n. 60 nella provincia di Milano;
- n. 69 nella provincia di Pavia;
- n. 6 nella provincia di Sondrio;
- n. 66 nella provincia di Varese.
Marche – n. 259 posti, di cui
- n. 79 nella provincia di Ancona;
- n. 85 nella provincia di Ascoli Piceno;
- n. 29 nella provincia di Macerata;
- n. 66 nella provincia di Pesaro Urbino.
Molise – n. 82 posti, di cui
- n. 41 nella provincia di Isernia;
- n. 41 nella provincia di Campobasso.
Piemonte – n. 498 posti, di cui
- n. 38 nella provincia di Alessandria;
- n. 30 nella provincia di Cuneo;
- n. 23 nella provincia di Novara;
- n. 369 nella provincia di Torino;
- n. 33 nella provincia di Verbano Cusio Ossola;
- n. 5 nella provincia di Vercelli.
Puglia – n. 1.611 posti, di cui
- n. 530 nella provincia di Bari;
- n. 163 nella provincia di Brindisi;
- n. 259 nella provincia di Foggia;
- n. 441 nella provincia di Lecce;
- n. 218 nella provincia di Taranto.
Sardegna – n. 205 posti, di cui
- n. 123 nella provincia di Cagliari;
- n. 35 nella provincia di Nuoro;
- n. 29 nella provincia di Oristano;
- n. 18 nella provincia di Sassari.
Sicilia – n. 952 posti, di cui
- n. 115 nella provincia di Agrigento;
- n. 81 nella provincia di Caltanissetta;
- n. 250 nella provincia di Catania;
- n. 45 nella provincia di Enna;
- n. 119 nella provincia di Messina;
- n. 61 nella provincia di Palermo;
- n. 80 nella provincia di Ragusa;
- n. 62 nella provincia di Siracusa;
- n. 139 nella provincia di Trapani.
Toscana – n. 595 posti, di cui
- n. 48 nella provincia di Arezzo;
- n. 195 nella provincia di Firenze;
- n. 22 nella provincia di Grosseto;
- n. 71 nella provincia di Livorno;
- n. 119 nella provincia di Lucca;
- n. 39 nella provincia di Massa Carrara;
- n. 54 nella provincia di Pisa;
- n. 5 nella provincia di Pistoia;
- n. 13 nella provincia di Prato;
- n. 29 nella provincia di Siena.
Umbria – n. 179 posti, di cui
- n. 160 nella provincia di Perugia;
- n. 19 nella provincia di Terni.
Veneto – n. 348 posti, di cui
- n. 25 nella provincia di Padova;
- n. 30 nella provincia di Rovigo;
- n. 102 nella provincia di Treviso;
- n. 115 nella provincia di Venezia;
- n. 59 nella provincia di Verona;
- n. 17 nella provincia di Vicenza.
Per quanto riguarda le domande di partecipazione al bando dovranno essere inviate esclusivamente in modalità telematica entro e non oltre le ore 14.00 del 31 dicembre 2019, in una delle seguenti modalità:
- attraverso l’applicazione ‘Piattaforma Concorsi e Procedure selettive’ raggiungibile dal portale web www.miur.gov.it (Ministero > Concorsi > Procedura selettiva per la internalizzazione dei servizi > Presentazione della domanda > Vai alla domanda). Per presentare l’istanza con questa modalità occorre possedere le credenziali SPID;
- tramite la piattaforma web POLIS – Presentazione On Line delle IStanze del MIUR. Per presentare l’istanza in questa modalità occorre disporre di un’utenza valida per l’accesso ai servizi presenti nell’area riservata MIUR con l’abilitazione specifica al servizio ‘Istanze on Line (POLIS)’. Per tutte le informazioni relative a come registrarsi sulla piattaforma e accreditarsi per accedere ai servizi online potete mettiamo a vostra disposizione questa guida pratica.
E’ possibile fare domanda in una sola regione e per l’ambito territoriale della provincia in cui hanno sede le istituzioni scolastiche nelle quali il candidato presta la propria attività lavorativa al momento della presentazione dell’istanza.